Quando si esegue un rituale è importante non solo osservare scrupolosamente i passaggi previsti e monitorare il comportamento delle candele ma anche concludere il rito in modo corretto. Come? Liberandosi dei resti del rituale nel modo adeguato. Si deve infatti sempre partire dal presupposto che tutti gli ingredienti di un rituale sono carichi di energia.
Cosa sono i resti di un rituale
Per un rituale si usano ingredienti riutilizzabili e ingredienti non riutilizzabili. La portata ed il numero degli ingredienti dipende dal tipo di magia che si pratica, dal tipo di rituale e anche dal gusto dell’ esoterista: ci sono casi in cui si ama arricchire l’altare di elementi magari reperiti in qualche mercatino, oppure di oggetti consacrati o, ancora, di erbe coltivate e raccolte personalmente.
Per resti si intendono residui di cera, eventuali ceneri, corde, oli, erbe, feticci, etc. Nel momento in cui il rituale è concluso i resti rimangono sull’altare. Mentre alcuni ingredienti possono essere riutilizzati, previa purificazione, ce ne sono alcuni che in alcun modo possono essere usati per un nuovo rito e che vanno “allontanati”.
Ci sono rituali che indicano in maniera precisa cosa fare dei resti del rituale. A parte questi casi, ecco come comportarsi con i resti di un rito.
Che ingredienti si possono riutilizzare
Quali ingredienti si possono riutilizzare?
Oltre gli strumenti del mestiere (incensiere etc), tra gli ingredienti riutilizzabili che si usano nei rituali ci sono, ad esempio, i cristalli, le pietre, i metalli. Ovviamente vanno sempre purificati tra un rituale e l’altro.
Ingredienti non riutilizzabili
Ci sono poi alcuni elementi rituali che non devono mai essere riutilizzati. Ad esempio, gli oli, i residui di cera e le erbe che sono stati usati in un rituali non devono essere riciclati in quanto hanno speso la loro energia. Anche i residui di carta, come le ceneri o le ceneri di fotografie devono essere “smaltiti”
Erbe, ceneri possono generalmente essere riportate alla natura, ad esempio possono essere disperse nei corsi d’acqua o lasciate all’aperto o sepelliti.
Seppellire resti rituali (compostabili) è un modo da sempre impiegato dalle streghe che talvolta allestiscono una sorta di cimitero apposito così da circoscrivere l’energia e scongiurare il rischio che possano essere trovare o toccate da altri.
Ci sono resti che è opportuno lasciare in un luogo lontano da casa, si tratta soprattutto di resti relativi a Magia Nera, o a rituali di allontanamento, o purificazioni. In tal caso è bene optare per un luogo quanto più lontano possibile.
Terra, acqua, aria, fuoco: gli elementi
I 4 elementi sono fondamentali per comprendere come è bene disfarsi dei resti di un rituale.
Come disfarsi dei resti dei rituali con l’elemento acqua
L’acqua corrente libera l’energia che si accumulare negli ingredienti di un rituale. Si può usare per gettare i resti di un rituale di separazione, di allontanamento, ma anche per i legamenti.
L’elemento aria
Ceneri e sale si possono liberare nell’aria, in particolare quando sono stati usati negli rituali d’ amore , di prosperità , di protezione e di cura . L’elemento aria moltiplica il tutto.
Come disfarsi dei resti dei rituali con l’elemento fuoco
Bruciare equivale a purificare, pertanto il fuoco è perfetto per liberarsi dei rituali che riguardano circostanze negative.
Come disfarsi dei resti dei rituali con l’elemento terra
Seppellire, riconsegnare alla Madre Terra è un modo per chiudere ma anche per trasformare per fare rinascere. Per questo la sepoltura ben si presta per disfarsi dei resti di rituali di protezione, o che riguardano matrimonio o denaro possono essere seppelliti.
Le offerte
Ci sono alcuni tipi di rituali che richiedono offerte per gli spiriti o le divinità. In questi casi è opportuno non riutilizzare le offerte così che siano considerate esclusive per lo spirito a cui sono state dedicate.
Il rituale può dunque considerarsi concluso nel momento in cui i resti hanno trovato la loro strada.