Chiaroveggenza: come si sviluppa

La Chiaroveggenza: cos’è e come può servirci? Una facoltà che si pensa sia una peculiarità di alcuni, una sorta di dono per dei prescelti, ma che, in realtà, possediamo tutti, seppur in modo latente. La chiaroveggenza, dai tempi dei tempi, affascina e sortisce grandissimo interesse. Ma cos’è? Come si sviluppa? Per cosa può esserci utile? Scopriamolo.

Chiaroveggenza significato

chiaroveggenza

Il termine “chiaroveggenza” significa “vedere chiaramente”. Nella sua accezione  corrente include un ampio campo di fenomeni psichici e viene usato per designare fasi di fenomeni psichici che variano notevolmente tra di loro.

La Società per  la ricerca psichica definisce la chiaroveggenza come “la facoltà o atto di visualizzare una scena distante; viene utilizzata talvolta non molto propriamente per visioni  trascendentali, o la percezione di esseri su altri piani di esistenza” . 

La chiaroveggenza è la capacità di vedere nei mondi invisibili. Si tratta di una facoltà che tutti possiedono, seppur in modo inconsapevole e latente. Grazie alla chiaroveggenza si può venire a conoscenza di fatti altrimenti ignoti.

Sono note due tipologie di chiaroveggenza: quella volontaria e quella involontaria. Attraverso quella volontaria è possibile indagare e visionare in modo consapevole nei mondi invisibili: si ha la piena padronanza di quello che si sta facendo.

Questo tipo di chiaroveggenza è volto ad offrire un servizio all’umanità, si sviluppa esclusivamente con una vita vissuta in purezza e utilità.

Quella involontaria è diversa, è indipendente dalla volontà e dal controllo della persona. Chi ha questo tipo di chiaroveggenza assiste meramente e passivamente a quello che gli passa davanti. La persona non ha alcun controllo sull’evento e anzi, è indifesa rispetto all’eventualità di possessione da parte di entità disincarnate.

I sensi astrali: quali sono?

Oltre i normali sensi che siamo abituati ad utilizzare, siamo dotati dei sensi astrali che comprendono le fasi intuitive della mente e accettano quanto percepiscono senza cercare spiegazioni razionali. D’altronde è ciò che comunemente facciamo anche con i sensi “convenzionali” che spesso ci ingannano attraverso la suggestione, le illusioni ottiche, le errate percezioni o attraverso i difetti (il daltonismo ad esempio).

Come si diventa chiaroveggenti?

Tutti possiamo sviluppare le nostre doti di chiaroveggente. In primis è necessario prendere atto e consapevolezza di questa dote intrinseca in ognuno di noi. E’ bene anche precisare che tutti i bambini sono chiaroveggenti nel corso perlomeno durante il primo anno di vita. Il bambino mantiene questo stato per un periodo variabile in base all’ambiente che lo circonda ed anche in base al suo stato spirituale.

Per sviluppare la chiaroveggenza è necessario riattivare le facoltà che generalmente non usiamo perchè “offuscate” da quelle fisiche. Ci sono tanti esercizi per fare questo e per abituarsi a riattivare le facoltà inoperose. Il primo è certamente la meditazione.

Oltre il nostro corpo fisico noi abbiamo un corpo astrale spesso trascurato. Prendersi cura del nostro corpo astrale, coltivare la spiritualità è il primo passo da fare per sviluppare la chiaroveggenza.

Vivere all’insegna del bene è un presupposto fondamentale: se si vuole sviluppare questa dote, lo scopo, il fine per il quale si fa questa cosa è fondamentale. E lo scopo deve essere il bene dell’umanità, null’altro.

Per cosa si usa la chiaroveggenza

Attraverso la chiaroveggenza volontaria si indaga sui fatti occulti solo ed esclusivamente per aiutare l’umanità. E’ importante sottolineare che il chiaroveggente non può avere accesso a tutte le verità e nemmeno conoscere tutto quello che riguarda i mondi superiori.

Attraverso questa pratica volontaria è possibile indagare sui mondi interiori ed evolvere nel sentiero evolutivo. La chiaroveggenza involontaria non è invece un mezzo altrettanto affidabile e porta alla spiacevole situazione di non avere alcun controllo.

Chiaroveggenza gratuita

Si può avere la chiaroveggenza gratis? Certo che si. La chiaroveggenza deve essere gratuita e non deve essere mai volta né al guadagno né tantomeno a soddisfare una curiosità. Il chiaroveggente è al servizio del mondo, la sua dote deve essere utile agli altri e deve essere del tutto disinteressata. Nessun veggente può esercitare per un compenso né per soddisfare delle curiosità.

A tal fine è importante distinguere tra veggente e medium, una differenza sottile nella quale lo scopo rappresenta il punto focale. Mentre il medium, l’astrologo, il cartomante, il sensitivo sono operatori che offrono un servizio al singolo, che praticano magia, che fanno legamenti, il chiaroveggente è un operatore del mondo e il suo servizio deve essere totalmente gratuito.